Costruire uno “scaraBot”, apparentemente una semplice attività di utilizzo dei motorini elettrici ma che in realtà pone l’alunno al centro del processo educativo e promuove: l’individualizzazione dell’insegnamento; lo sviluppo del pensiero computazionale; l’apprendimento attraverso il fare; un nuovo ruolo del docente quale mediatore didattico che coordina, guida, sollecita, conforta, incoraggia in caso di errore; la metacognizione e il programmare le attività tenendo conto della tecnica dello “scaffolding”.
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